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Cardano ha fatto un grande salto nel mondo della finanza decentralizzata con il lancio del suo primo protocollo Bitcoin DeFi, Cardinal, innescando un forte aumento del prezzo e del volume degli scambi di ADA.
Il protocollo Bitcoin DeFi è stato presentato per la prima volta da Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, durante la conferenza Bitcoin 2025, dove una demo dal vivo ha mostrato una transazione da BTC a Cardano senza ponte utilizzando il nuovo sistema. Il protocollo è ora attivo.
Cardano founder Charles Hoskinson has announced the launch of Cardinal, the first Bitcoin DeFi protocol on the Cardano network. The protocol leverages MuSig2 multi-signature technology to enable non-custodial cross-chain functionality, allowing users to directly use Bitcoin UTXOs…
— Wu Blockchain (@WuBlockchain) June 10, 2025
La notizia si è rapidamente diffusa nel mercato, facendo salire il prezzo di ADA di quasi il 4% in 24 ore e spingendo il suo volume di scambi a oltre 700 milioni di dollari, secondo DefiLlama e i dati di monitoraggio del mercato.
Ad alimentare lo slancio rialzista di ADA c’è la sua recente inclusione nell’indice di criptovalute Nasdaq, qualcosa che sta guidando l’interesse istituzionale.
Cardinal porta Bitcoin nell’ecosistema DeFi di Cardano
Per la prima volta, i possessori di Bitcoin possono ora accedere ai servizi di finanza decentralizzata su Cardano senza passare attraverso custodi centralizzati o bridge di terze parti.
Sviluppato da Input Output (IOHK), Cardinal avvolge gli output delle transazioni non spese (UTXO) di Bitcoin in token ancorati che gli utenti possono mettere in staking, prestare o prendere in prestito mantenendo il pieno controllo sui propri asset.
Il protocollo utilizza lo schema multi-firma MuSig2 per gestire in modo sicuro i processi di peg-in e peg-out, garantendo che il Bitcoin originale rimanga bloccato sulla sua blockchain nativa.
A causa di questo design che riduce al minimo la fiducia, Cardinal è visto come un’importante innovazione rispetto alle tradizionali soluzioni di wrapped Bitcoin che dipendono fortemente dall’infrastruttura di custodia.
UTXO avvolti e compatibilità cross-chain
Ciò che distingue Cardinal è la sua capacità di gestire gli UTXO avvolti in modo trasparente e sicuro, offrendo al contempo flessibilità nel modo in cui gli utenti recuperano i loro Bitcoin o Ordinals nativi.
Questi wrapped token non solo sono ancorati 1:1 a BTC, ma possono anche essere bruciati in qualsiasi momento dagli utenti per recuperare i loro asset originali attraverso un processo verificabile.
Cardinal utilizza anche BitVMX, un sistema di esecuzione off-chain, per colmare i limiti di scripting di Bitcoin e consentire interazioni con gli smart contract di Cardano.
Inoltre, questo approccio facilita la compatibilità con altre blockchain come Ethereum, Solana e Avalanche, ampliando la portata di Bitcoin all’interno di ambienti DeFi multi-chain.
Le piattaforme DeFi di Cardano stanno già adottando Cardinal
Le principali piattaforme DeFi basate su Cardano, tra cui MinswapDEX, SundaeSwap e Fluid Tokens, hanno già integrato Cardinal, offrendo agli utenti la possibilità di coltivare, prestare e scambiare direttamente asset legati a Bitcoin.
Con questa integrazione, Bitcoin può ora essere utilizzato come garanzia, scambiato con altri token nativi o persino impiegato nei mercati NFT e Ordinal senza compromettere la sicurezza o la storia.
Il direttore tecnico Romain Pellerin ha sottolineato che, sebbene Cardinal stia già trasformando, gli aggiornamenti futuri si concentreranno sull’integrazione dei portafogli, sulle prove a conoscenza zero e sull’aumento della liquidità.
Si prevede che questi miglioramenti approfondiranno l’attrattiva del protocollo e rafforzeranno la posizione di Cardano nel più ampio panorama DeFi.
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