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- 4,9 miliardi di token già in circolazione.
- Al PiFest 2025 hanno partecipato 1,8 milioni di utenti provenienti da 58.000 commercianti.
- I dati tecnici segnalano un ulteriore ribasso, con l’RSI inferiore a 20.
Il token di Pi Network, PI, è in forte calo, perdendo oltre tre quarti del suo valore dal picco di febbraio.
Nonostante gli sforzi per incrementare l’adozione, tra cui l’evento di alto profilo PiFest 2025, gli indicatori tecnici e gli sblocchi di token in corso stanno aumentando la pressione sulla criptovaluta.
Mentre il mercato è in ascesa, con Bitcoin scambiato sopra gli 84.000 $ ed Ethereum che si mantiene sopra i 1.820 $, il forte calo di PI lo distingue per tutti i motivi sbagliati.
Con oltre 126,6 milioni di token sbloccati solo questo mese, il problema dell’eccesso di offerta continua a pesare pesantemente sul sentiment e sui prezzi.
PiFest aumenta l’utilizzo, ma il prezzo scende
Il recente impegno di Pi Network per incoraggiare l’adozione nel mondo reale ha trovato il suo culmine nel PiFest 2025.
All’evento hanno partecipato oltre 125.000 venditori e 58.000 commercianti, che complessivamente hanno consentito a più di 1,8 milioni di Pionieri di utilizzare PI per le transazioni quotidiane.
Si va dagli acquisti presso bar e boutique ai pagamenti presso officine e per servizi freelance.
Nonostante l’ampia portata e l’utilità concreta dimostrata durante l’evento, PI non è riuscita a registrare una reazione positiva sui prezzi.
Il token ha invece continuato la sua caduta libera, e ora viene scambiato a 0,5483 dollari.
Si tratta di un calo di oltre il 25% solo nell’ultima settimana.
Dal suo massimo storico di 2,98 $ all’inizio di quest’anno, PI ha perso il 77 percento del suo valore, sollevando seri dubbi sull’efficacia della strategia di adozione di Pi Network.
Fonte: CoinMarketCap
126 milioni di token sbloccati a marzo
Il calo dei prezzi è in linea con gli attuali sblocchi mensili di token di Pi Network, che immettono nuovi token sul mercato a un ritmo molto più rapido di quanto la domanda possa assorbire.
Sono già in circolazione oltre 4,9 miliardi di token PI e questo mese ne saranno sbloccati altri 126,6 milioni.
In media, la rete ha rilasciato 133 milioni di token ogni mese e si prevede che altri 1,54 miliardi di token saranno sbloccati nel corso del prossimo anno.
Questa crescente offerta, senza un corrispondente aumento della pressione di acquisto o della liquidità, è citata come la ragione principale alla base del persistente trend al ribasso del token.
Gli indicatori tecnici supportano questa visione. PI è attualmente scambiato al di sotto della sua media mobile esponenziale (EMA) a 20 periodi, un indicatore ribassista, e il Relative Strength Index (RSI) è sceso sotto i 20, ben oltre il territorio di ipervenduto.
Gli analisti notano che, sebbene l’RSI possa indicare una sovravvalutazione, non ci sono ancora forti segnali di un’inversione.
Il modello triangolare segnala un ulteriore calo
Da una prospettiva tecnica, il movimento dei prezzi di PI segue una formazione a triangolo discendente, un modello spesso associato a un continuo slancio ribassista.
A meno che non si verifichi una chiara rottura di questo schema, gli analisti ritengono che PI potrebbe presto scendere sotto i 0,50 $ se l’attuale pressione di vendita dovesse continuare.
Un’inversione di tendenza, se mai si verificasse, potrebbe potenzialmente riportare il token verso 1,53 $, ma una mossa del genere richiederebbe un cambiamento significativo nella domanda e nel sentiment.
Le condizioni rialziste del mercato delle criptovalute in generale non fanno che evidenziare le scarse prestazioni di PI.
Mentre altri asset beneficiano dell’interesse istituzionale e dell’elevata liquidità, PI continua ad avere difficoltà con la quotazione in borsa e con il diffuso scetticismo.
La storia e la reputazione del progetto pongono delle sfide
Pi Network è stato lanciato nel 2019 con un modello di mining basato sui referral e incentrato sui dispositivi mobili.
Rimase in gran parte non negoziabile fino al lancio sulla rete principale, dopodiché ottenne la quotazione su borse come Bitget, OKX e MEXC.
Tuttavia, permangono preoccupazioni circa la sua sostenibilità a lungo termine.
Il progetto è ancora oggetto di critiche per la mancanza di liquidità, per i casi d’uso poco chiari al di là di eventi come PiFest e per la resistenza delle principali piattaforme.
Uno dei principali exchange, ByBit, ha apertamente rifiutato di quotare il token.
Questa posizione ha ulteriormente limitato l’esposizione e la liquidità del token in un mercato competitivo in cui visibilità e negoziabilità sono essenziali per il successo.
Nonostante i recenti sforzi promozionali, il futuro di Pi Network resta incerto.
Gli osservatori del mercato ritengono che, a meno che il programma di sblocco dei token non venga rivisto o che la domanda reale degli utenti non raggiunga l’offerta, è improbabile che la tendenza al ribasso si inverta.
Per ora, il crescente numero di token in circolazione e la mancanza di supporto da parte degli exchange continuano a prevalere sulle iniziative della comunità promosse dalla rete.
The post Il token Pi Network crolla del 77% dall’ultimo picco; Intanto PiFest attira 1,8M di utenti appeared first on CoinJournal.
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